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Incendi sul Gargano e nel Salento, Protezione civile Puglia al lavoro

I volontari della Protezione civile regionale, insieme alle squadre Arif, sono impegnati al fianco dei Vigili del Fuoco nella gestione degli incendi che sono divampati sul Gargano e nel Salento, a San Cataldo.

La Sala operativa della Protezione civile regionale sta seguendo tutte le operazioni di spegnimento. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, impegnato a Roma per motivi istituzionali, è in costante collegamento con la Sala operativa, i prefetti e i sindaci e con il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio al quale ha richiesto l’immediato invio di uomini e mezzi aerei.

“La nostra attenzione è massima, la Regione Puglia con la sua Protezione civile è presente sul territorio con decine di volontari per portare avanti le operazioni antincendio e di messa in sicurezza della popolazione”, dichiara Emiliano.

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“Il cielo bruciava di stelle”, il biennio magico della musica italiana nel racconto mai nostalgico di Gino Castaldo

Come ben sanno coloro che a vario titolo si occupano di stabilire la verità oggettiva intorno ad un evento più o meno tragico, i testimoni oculari sono spesso la fonte meno affidabile da cui attingere informazioni. Accade che non si racconta ciò che (forse) si è visto ma ciò a cui si crede di avere assistito. Emozioni, pregiudizi, influenze esterne e condizionamenti altrui contribuisco più spesso di quanto non si creda a costruire – più che una verità vera – una verità verosimile.

Accade per rapine e aggressioni ma accade – fatte le dovute proporzioni – anche per eventi meno traumatici ma – se non epocali – quantomeno emozionanti, come può essere un concerto musicale o la rappresentazione di una pièce teatrale; e se quanto sopra è vero per le testimonianze “a caldo”, raccolte a poche ore di distanza dall’evento raccontato, figuriamoci quanto inquinati possono essere i ricordi a distanza di quaranta anni.

Due anni che valgono un’epoca

Nel suo “Il cielo bruciava di stelle”, Gino Castaldo racconta dei giorni che vanno dal 27 agosto 1979 al 21 settembre 1981, due date non casuali perché sono quelle in cui – rispettivamente – dei banditi sardi rapiscono Fabrizio De André e Dori Ghezzi e viene pubblicato “La voce del padrone” di Franco Battiato.

Poco più di due anni che per molti valgono una vita intera, più o meno ottocento giorni il cui eco risuona forte ancora oggi tra playlist di Spotify e anniversari condivisi sui social, tredici mesi che si rincorrono tra la Brianza e Roma, tra Napoli e la Sardegna, tra la Bologna metropolitana e le sue propaggini appenniniche, un biennio magico della musica italiana racchiuso nel racconto mai nostalgico di un testimone che ancora oggi è capace di sorprendersi di quanto ha vissuto.

Il libro di Castaldo non è, non vuole e non può essere una enciclopedia didascalica e oggettiva, troppe le necessarie esclusioni, troppi i particolari doverosamente taciuti, troppi i punti in cui il dovere del cronista cede il passo all’affetto dell’amico; eppure proprio per questo “Il cielo bruciava di stelle” diventa una opera necessaria e sufficiente, con il potere maieutico di far emergere ricordi e memoria in chi legge, che non può fare a meno di chiedersi dov’era in qualcuno di quei giorni che all’epoca sembravano quasi banali.

Eccezionale normalità

In uno star system come quello attuale, in cui assistiamo alla schizofrenia di meteore che danno in pasto ai social ogni loro brandello di intimità, negando però al loro pubblico ogni contatto fisico che non sia studiatamente organizzato, sembrano lontani mille miglia quei tempi in cui Sanremo era in declino, i “feat.” e le collaborazioni nascevano spontaneamente in osteria favorite da qualche bicchiere di vino e gli artisti pubblicavano canzoni con dati personali come indirizzo di residenza o data di nascita, oggi tutelati dalla legislazione sulla privacy.

Ve lo immaginate oggi uno dei cantanti sulla cresta dell’onda accogliere l’invito di un gruppo di operai e seguirli nelle loro abitazioni per conoscere le loro condizioni di vita e di lavoro? Quanto siderale appare la distanza tra una starlette che oggi si mostra immusonita per essere stata oggetto di commenti sulla sua forma fisica rispetto ad un De Andrè che mostra comprensione per i rapitori che lo hanno costretto a quattro mesi di prigionia all’addiaccio senza la possibilità di lavarsi e cambiarsi d’abito? Quanto infantili appaiono i dissing tra polletti canterini rispetto alle signorili punzecchiature tra una nota di chitarra ed una strofa ispirata?

Si stava meglio quando si stava meglio

Lungi dal voler cedere alla mielosa retorica dei bei vecchi tempi, Castaldo nel suo libro riporta luci ed ombre: la miopia di alcuni manager, la protervia di alcune fasce di pubblico, le scelte quasi incomprensibili di chi poneva fine a carriere luminose. “Homo sum, humani nihil a me alienum puto”, potrebbero a buon diritto commentare i protagonisti di queste storie, richiamando Publio Terenzio Afro, con buona pace dei tanti che ai cantori di storie attribuita poteri taumaturgici da guru illuminato o solenne distacco dalle bassezze del mondo, illusioni a cui – tra i tanti – risposero i diretti interessati con dichiarazioni schiette e sincere in prima (“L’Avvelenata” di Guccini) o terza (“Piano Bar” di De Gregori) persona.

Certo non mancavano ricette salvifiche e volenterosi suggerimenti; in “Io se fossi Dio” Giorgio Gaber suggerisce un “modus operandi” a suo modo illuminante, così come in “Asilo “Republic””, Vasco Rossi propone una didattica tutt’altro che montessoriana, con buona pace dei giornalisti di allora, ben lontani dal porsi dubbi di politicamente corretto.

In tutto il libro appare chiaro il messaggio che Gino Castaldo ha voluto rimarcare in un invito al termine della presentazione dell’opera, non si tratta di un cedere alla nostalgia ma piuttosto ad un invito ad essere consapevoli del passato per fare in modo che – ciascuno per quanto possibile – costruisca un nuovo futuro; e sebbene appaia difficile il ripetersi di una congiunzione astrale tale da ripetere la contemporanea presenza di tante menti geniali, pure occorre non rassegnarsi e alimentare e proteggere i semi che certamente da qualche parte staranno cercando di germogliare, facendosi largo tra tanta gramigna.

Ritorno al futuro

Certo per i tanti che – come chi scrive – quei tempi li hanno vissuti l’invito è difficile da accogliere, la nostalgia canaglia non molla la presa, ciascuno ha un ricordo di un concerto, di un disco, di una strofa indissolubilmente legati ad un amore, una amicizia, una delusione, un tradimento. Ma – citando Guccini – il tempo passa e non lo si può fermare e così – se gli Ustmamò (se non li conoscete, colmate subito la lacuna!) qualche anno dopo avrebbero cantato “Cos’è l’eternità? Se gli anni ottanta era tanto tempo fa”, a noi non resta che godere del tempo che ci fu dato e fare in modo di alimentare questa fiamma in figli e nipoti, perché domani come ieri, il cielo continui a bruciare di stelle.

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Tragedia in Puglia: ritrovati morti due bambini

Tragedia in Puglia: ritrovati morti di bambini caduti in un bacino idrico

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Italia Bollino Rosso, forti ondate di Calore

bollino rosso

Saranno giorni di caldo intenso in tutta Italia, i prossimi. Forti ondate di calore avvolgeranno tutta la nazione fino a determinare situazioni di bollino rosso in molte città.

Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione.

Per comunicare i possibili effetti sulla salute delle ondate di calore il Ministero della Salute elabora dei bollettini giornalieri per città con previsioni a 24, 48 e 72 ore.

Le città da bollino rosso

Roma e Rieti oggi risultano le città più colpite dal grande caldo. Domani bollino rosso per 8 città: alle due precedenti si aggiungono Bolzano, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia e Torino.

Per mercoledì 12 luglio bollino rosso per Roma e Rieti a cui si aggiungono Firenze, Frosinone, Latina, Perugia e Bologna. 

Livelli di rischio, cosa fare

All’inizio della stagione estiva è importante prepararsi all’arrivo del caldo seguendo alcuni semplici consigli.

Il livello 0  rappresenta condizioni meteorologiche che non comportano un rischio per la salute della popolazione.

Consigli generali

  • Consulta ogni giorno il Bollettino della tua città
  • Migliora il microclima dell’ambiente domestico e di lavoro attraverso schermature e isolamento termico.
    In caso di utilizzo di condizionatori d’aria fai attenzione alla loro manutenzione e al loro corretto uso (leggi l’opuscolo Come migliorare il microclima delle abitazioni).
  • Segui un’alimentazione leggera, preferendo la pasta e il pesce alla carne ed evitando i cibi elaborati e piccanti; consuma molta verdura e frutta fresca.
  • Fai attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (es. latticini, carne) in quanto elevate temperature possono favorire la proliferazione di germi patogeni causa di malattie gastroenteriche.

Il livello 1 di pre-allerta indica condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore.

Questo livello non richiede azioni immediate, ma indica che nei giorni successivi è probabile che possano verificarsi condizioni a rischio per la salute.

Come prepararsi

  • Consulta ogni giorno il Bollettino della tua città ed informati sui servizi di assistenza messi a disposizione nel territorio.
  • Programma i viaggi informandoti sulle previsioni del rischio ondate di calore nel luogo di destinazione (leggi l’opuscolo Estate, viaggiare sicuri).
  • Pianifica le scorte di acqua, cibo e medicinali.
  • Identifica la stanza più fresca della casa dove trascorri le ore più calde della giornata (leggi l’opuscolo Come migliorare il microclima delle abitazioni).
  • Prenditi cura di parenti o vicini di casa anziani che vivono soli e segnala ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento.

Il livello 2  indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili (vai alla sezione Chi rischia di più).

Consigli generali

  • Consulta ogni giorno il Bollettino della tua città.
  • Evita di esporti al caldo e al sole diretto nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00): temperatura e umidità elevate possono provocare sintomi associati al caldo e ustioni.
  • Evita le zone particolarmente trafficate, in particolare per i bambini molti piccoli, gli anziani, le persone con asma e altre malattie respiratorie, le persone non autosufficienti o convalescenti. Recati in luoghi pubblici come parchi e giardini nelle ore più fresche della giornata.
  • Esci nelle ore più fresche
  • Trascorri le ore più calde della giornata nella stanza più fresca della casa, bagnandoti spesso con acqua fresca.
  • Assicura un adeguato ricambio di aria: la ventilazione naturale determina un miglior ricambio dell’aria rispetto alla ventilazione meccanica.
  • Utilizza correttamente il condizionatore. Se hai solo un ventilatore utilizzalo seguendo alcuni accorgimenti (leggi l’opuscolo Come migliorare il microclima delle abitazioni).
  • Indossa indumenti chiari, leggeri in fibre naturali (es. cotone, lino), riparati la testa con un cappello leggero di colore chiaro e usa occhiali da sole.
  • Proteggi la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.
  • Bevi liquidi, moderando l’assunzione di bevande gassate o zuccherate, tè e caffè. Evita, inoltre, bevande troppo fredde e bevande alcoliche.
  • Segui un’alimentazione leggera, preferisci la pasta e il pesce alla carne, evitando i cibi elaborati e piccanti; consuma molta verdura e frutta fresca. Fai attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (es. latticini, carne,) in quanto elevate temperature possono favorire la proliferazione di germi patogeni causa di patologie gastroenteriche.
  • Se assumi farmaci, non sospendere autonomamente terapie in corso ma consulta il tuo medico curante per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica.
  • Fai attenzione alla corretta conservazione dei farmaci, tienili lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta e riponi in frigorifero quelli che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.
  • Se l’auto non è climatizzata evita di metterti in viaggio nelle ore più calde della giornata (ore 11.00-18.00). Non dimenticare di portare con te sufficienti scorte di acqua in caso di code o file impreviste (leggi l’opuscolo Estate, viaggiare sicuri).
  • Non lasciare persone non autosufficienti, bambini e anziani, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole.
  • Assicurati che le persone malate e/o costrette a letto, non siano troppo coperte.
  • Offri assistenza a persone a maggiore rischio (ad esempio anziani che vivono da soli) e segnala ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Nelle persone anziane un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute.
  • In presenza di sintomi dei disturbi legati al caldo contatta un medico (vai alla sezione I rischi per la salute).

Il livello 3 indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche.

Tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute.

Consigli generali

  • Consulta ogni giorno il Bollettino della tua città.
  • Evita di esporti al caldo e al sole diretto nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00): temperatura e umidità elevate possono provocare sintomi associati al caldo e ustioni.
  • Evita le zone particolarmente trafficate, in particolare per i bambini molti piccoli, gli anziani, le persone con asma e altre malattie respiratorie, le persone non autosufficienti o convalescenti. Recati in luoghi pubblici come parchi e giardini nelle ore più fresche della giornata.
  • Esci nelle ore più fresche, mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone. Lavati spesso le mani o utilizza i gel igienizzanti. Indossa la mascherina anche se fa caldo. coprendo bene naso e bocca.
  • Evita l’attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari più caldi della giornata.
  • Trascorri le ore più calde della giornata nella stanza più fresca della casa, bagnandoti spesso con acqua fresca.
  • Utilizza correttamente il condizionatore. Se hai solo il ventilatore utilizzalo seguendo alcuni accorgimenti (leggi l’opuscolo Come migliorare il microclima delle abitazioni).
  • Trascorri alcune ore in un luogo pubblico climatizzato, in particolare nelle ore più calde della giornata.
  • Assicura un adeguato ricambio di aria: la ventilazione naturale determina un miglior ricambio dell’aria rispetto alla ventilazione meccanica.
  • Indossa indumenti chiari, leggeri, in fibre naturali (es. cotone, lino), riparati la testa con un cappello leggero di colore chiaro e usa occhiali da sole.
  • Proteggi la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.
  • Bevi liquidi, moderando l’assunzione di bevande gassate o zuccherate, tè e caffè. Evita, inoltre, bevande troppo fredde e bevande alcoliche.
  • Segui un’alimentazione leggera, preferendo la pasta e il pesce alla carne ed evitando cibi elaborati e piccanti; consuma molta verdura e frutta fresca. Fai attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (es. latticini, carne), in quanto elevate temperature possono favorire la proliferazione di germi patogeni causa di disturbi gastroenterici.
  • Se assumi farmaci, non sospendere autonomamente terapie in corso, ma consulta il tuo medico curante per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica.
  • Fai attenzione alla corretta conservazione dei farmaci, tienili lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta e riponi in frigo quelli che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.
  • Se l’auto non è climatizzata evita di metterti in viaggio nelle ore più calde della giornata (ore 11-18). Non dimenticare di portare con te sufficienti scorte di acqua in caso di code o file impreviste (leggi l’opuscolo Estate, viaggiare sicuri).
  • Non lasciare persone non autosufficienti, bambini e anziani, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole.
  • Assicurati che le persone malate o costrette a letto non siano troppo coperte.
  • Offri assistenza a persone a maggiore rischio (ad esempio anziani che vivono da soli) e segnala ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Nelle persone anziane un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute.
  • In presenza di sintomi dei disturbi legati al caldo contatta un medico (vai alla sezione I rischi per la salute).
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Mercoledì funerali di Stato per Berlusconi. Proclamato Lutto Nazionale

Di European People's Party - EPP Summit, Brussels, May 2019, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=79769314

È proclamato il lutto nazionale per mercoledì, la giornata dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi. La disposizione prevede anche l’esposizione delle bandiere nazionale ed europea a mezz’asta sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero, da oggi a mercoledì.

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E’ morto Silvio Berlusconi

Di European People's Party - EPP Summit, Brussels, May 2019, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=79769314

E’ morto Silvio Berlusconi:

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Armani produrrà in Puglia il Cotone Ecosostenibile

Il Gruppo Armani annuncia l’Apulia Regenerative Cotton Project, un nuovo progetto in collaborazione con la Fashion Task Force della Sustainable Markets Initiative e la Circular Bioeconomy Alliance

Insieme al Consiglio Italiano delle Ricerche per l’Agricoltura e l’Economia il progetto è di sviluppare un sito sperimentale di cotone agroforestale, il primo nel suo genere, per testare e valutare scientificamente nuovi modi per implementare la produzione sostenibile di cotone in Italia, con l’obiettivo di migliorare la diversità del paesaggio, la qualità dell’acqua e del suolo e la biodiversità servizi ecosistemici legati alla produzione di cotone a bassa impronta di carbonio utilizzando alberi attraverso sistemi agroforestali.

Il tweet con l’annuncio

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Addio a Tina Turner, regina del rock’nroll

Di Philip Spittle - IMG_1645, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52830315

Tina Turner è morta all’età di 83 anni. La cantante aveva 83 anni. Si è spenta a Zurigo dopo una lunga malattia

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Alluvione Emilia, oggi NUOVA allerta rossa nelle aree più colpite

allerta rossa Emilia Romagna

Continuano 24 ore su 24 gli interventi di assistenza alla popolazione colpita dall’alluvione.

Per oggi è confermata l’allerta rossa per criticità idraulica nelle aree maggiormente colpite: pianura bolognese e bassa collina, pianura e costa romagnola. Allerta arancione per criticità idrogeologica e idraulica nelle aree collinari della Romagna e del bolognese, dove persiste la possibilità di frane per scivolamento e colamenti lungo i versanti con condizioni idrogeologiche fragili. Dal pomeriggio del 24 maggio sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali più probabili sulle zone di pianura. Nel definire i livelli di allerta, si tengono in considerazione sia i fenomeni meteo previsti sia le condizioni del suolo per valutare gli effetti sul territorio.

 

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Alluvione: oltre 36.600 le persone sfollate, 27.700 solo nel ravennate

foto sito Regione Emilia Romagna

4.963 ospitate nelle strutture d’accoglienza. Prosegue h24 l’assistenza alla popolazione. Domenica ancora allerta rossa e arancione su gran parte del territorio.

Estratto del comunicato diffuso dalla Regione Emilia Romagna

Più di 36.600 persone hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell’alluvione; la maggior parte, 27.775, nel ravennate, poi 4.830 in provincia di Forlì-Cesena e 4.012 nel bolognese.

Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo; 4.963 (di cui 3.652 nel ravennate, 798 nel bolognese, 509 nel forlivese-cesenate e 4 nel riminese) sono accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti).

Intanto, è confermata anche per domani l’allerta rossa per criticità idraulica su bassa collina, pianura e costa romagnola; pianura bolognese. Allerta rossa per criticità idrogeologica sull’alta collina romagnola e collina bolognese. Allerta arancione per criticità idraulica su alta collina romagnola, collina bolognese, pianura modenese. Allerta arancione per criticità idrogeologica sulla montagna romagnola, bassa collina, pianura e costa romagnola, montagna bolognese.

Per quanto riguarda gli allagamenti, ai 58 segnalati ieri, se ne stanno aggiungendo alcuni nei comuni di Conselice, Lugo e Ravenna (zona nord).

La situazione a Ravenna e in provincia

Evacuato il 16% del territorio comunale e quasi 15mila persone, un decimo del totale; nella sola provincia di Ravenna evacuate 27.700 persone. Continuano tutt’ora le evacuazioni preventive. Il sistema di accoglienza ha permesso 1.200 pernottamenti in 60 strutture alberghiere e 3mila persone accolte negli hub della protezione civile. Chiusa la falla sul Lamone: situazione in miglioramento a Bagnacavallo.

A Lavezzola sono in corso operazioni di rialzo arginale del canale Destra Reno, con sacchettature e telonature. A Conselice è operativo un centro di assistenza e accoglienza per 200 persone.

Dissesto idrogeologico

Circa 305 le frane principali sul territorio:

  • 127 in provincia di Forlì Cesena: Modigliana, Dovadola, Predappio e Roncofreddo. E ancora: Casola Valsenio, Cesena, Meldola, Tredozio, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Bertinoro, Meldola, Portico e San Benedetto, Premilcuore e Rocca San Casciano.
  • 90 in provincia di Ravenna: Casola Valsenio e Brisighella
  • 49 in provincia di Bologna: tra i comuni più colpiti Fontanelice (con 9 frane), poi Loiano, Casalfiumanese, Monte San Pietro. Frane anche a Monzuno, Imola, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Monghidoro, Castel San Pietro Terme, Monte San Pietro, Pianoro, Sasso Marconi, Bologna, Valsamoggia.
  • 12 in provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Prignano sulla Secchia, Serramazzoni, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Montese.
  • 14 in provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano, Villa Minozzo, Ventasso.
  • 13 in provincia di Rimini: il più colpito Montescudo, con 6 frane, poi Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria e San Leo.

Tutte le squadre di rilevatori (soprattutto nel ravennate e in provincia di Forlì-Cesena) sono in campo per ulteriori aggiornamenti, anche con i droni laddove le strade non risultino più percorribili.

Per quanto riguarda la viabilità, sono oltre 500 le strade chiuse, totalmente o parzialmente.

Volontari in campo

Sono circa 1.200 i volontari oggi in campo per portare soccorso alla popolazione. Circa un migliaio appartengono alle Colonne mobili nazionali e a quelle delle Regioni Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Provincie Autonome di Trento e Bolzano.  Gli altri 200 volontari afferiscono ad associazioni e Coordinamenti provinciali del volontariato della Regione Emilia-Romagna.

Le chiamate al Numero verde 800024662

Al numero verde 800024662, attivato dalla Regione per rispondere, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, ai quesiti legati all’emergenza alluvione, sono arrivate sinora circa 2000 chiamate (dato alle ore 13 di oggi). Tra le maggiori richieste, a chi rivolgersi per avere beni di prima necessità e informazioni sulla mobilità, oltre a domande di intervento che sono state girate ai soggetti competenti.

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